Parrocchia Santa Sofia in Pieve Vecchia di Gradara – Pesaro

Via Tavullia, 59 – 61012 Gradara (PU)
Abitazione Parroci: Via Mercato, 20 – 61012 Gradara (PU)
Tel.: 0541 964535
E-mail: reggiani.leonardo@gmail.com

Eretta: ab immemorabili
Festa del titolare: 15 Ottobre
Persone n.: 800
Parroco: Sac. Leonardo Reggiani

Chiesa parrocchiale Santa Sofia di Gradara - Pesaro

S. Sofia di Gradara, detta anche “Pieve Vecchia”, è una delle più antiche pievi del Pesarese, posta a due terzi di un miglio dal castello di Gradara. Secondo gli studi di storici esperti, dovrebbe essere sorta tra i secoli VII e VIII. Era dipendente da Ravenna come ricordano alcuni atti dell’Archivio di Porto di quella città risalenti agli anni 1032, 1051, 1137, 1143, 1182 e, successivamente, le Rationes Decimarum degli anni 1290-92. Se è impossibile stabilire la data della sua istituzione, una prova della sua antichità si deduce dall’essere detta pieve “matrice” della chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista posta all’interno del castello; se quest’ultima nel 1297 si trovò nelle condizioni di dover essere riparata, significa che poteva avere secoli di vita, quindi molto più antica doveva essere la pieve di S. Sofia che era sua matrice!
La sua primitiva sede fu certamente fuori le mura (extra moenia) del castello di Gradara, forse nel sito attuale, ma i rettori della parrocchia dovettero trasferirsi all’interno del castello col moltiplicarsi ed il degenerare delle lotte per il possesso delle nostre terre e il passaggio di truppe verso il Nord e il Sud, per cui gli abitanti prossimi al castello di Gradara, posto sulla strada obbligata per tale transito, venivano presi di mira, angariati e saccheggiati. E’ da pensare che la pieve di S. Sofia abbia subito danni fino praticamente alla distruzione e che il Rettore abbia finito per aprirsi un luogo di culto e una sede nel castello da dove continuare ad assistere religiosamente la popolazione del proprio contado. Ci è impossibile conoscere la data della fondazione della pievania entro le mura (“intra moenia”), certamente qualche secolo prima dell’anno Mille; come riferimento abbiamo solo una lapide che era nella sacrestia e che così recita: “Iacobus de Ariostis Pisauri Cano.(nicus) et Gradari.(ae) Op.(pidi) Plebanus 1478”. E’ probabile che sia stato il Municipio stesso ad offrire una chiesa e un’abitazione all’arciprete, senza lasciargli però alcuna giurisdizione al di fuori di quel luogo che divenne quasi un’isola parrocchiale dentro il castello con il territorio fuori. Dalla visita pastorale del Ragazzoni del 1574 si riscontra che ancora esisteva, oltre a questa chiesa di S. Sofia entro le mura, l’altra omonima fuori le mura in pessime condizioni, per la quale il Visitatore ordina la ristrutturazione o ricostruzione. Il Visitatore Apostolico, mentre decreta vari compiti per la pieve sita dentro le mura di Gradara, così stabilisce per quella esterna: “De derupta Ecclesia S. Sophiae extra oppidum Gradariae, quae Plebs Vetus appellatur, Ecclesia haec omnino reficiatur sumptibus pro duobus tertiis hominum loci, pro alia tertia parte Rectoris” (=La chiesa diroccata di S. Sofia fuori le mura di Gradara, che è chiamata Pieve Vecchia, sia completamente ricostruita a spese per due terzi da parte delle persone del luogo e per l’altra parte a spese del Rettore). Nella visita del De Simone si dichiara che essa “fu rifatta dai fondamenti dall’arciprete Angelini circa il 1652”, dopo il contenzioso tra detto Parroco e i suoi parrocchiani, ma la struttura, poco più grande di una cappella, non era certamente molto efficiente. In seguito ai danni subiti dal terremoto del 1916, il Parroco di S. Sofia decise di lasciare definitivamente la sede entro le mura del castello e di erigere la chiesa parrocchiale nel contado, ove erano distribuiti i suoi fedeli, nel sito ove esisteva la cappella. Nel 1932, terminata la costruzione, il Parroco vi si insediò trasferendovi il titolo di S. Sofia; pare che non sia stata ancora consacrata. I locali della pieve che era all’interno del castello, furono trasformati in un ristorante, il “Mastin Vecchio”, poi ceduto a privati. Dal 1998 la Parrocchia di S. Sofia è entrata a far parte dell’Unità Pastorale di Gradara, costituita da quattro parrocchie, guidata assieme dai Parroci Don Alceo Caselli e don Germano Montesi, l’uno Moderatore e l’altro in solido e poi, dal 2002, viceversa. La situazione è rimasta tale fino al 26.12.2014, giorno della morte di don Alceo Caselli. Ora l’Unità Pastorale di Gradara è retta da don Leonardo Reggiani.