Servi di Maria – Arcidiocesi di Pesaro

c/o Santuario “Madonna delle Grazie”
Via Baldassini, 3 – 61121 Pesaro
Tel.: 0721 31129
Fax: 0721 34926
E-mail: madonnadellegraziepesaro@gmail.com

Servi di Maria - Arcidiocesi di Pesaro

Componenti la comunità: 4

Padre Luciano M. Panicali – Priore. Assistente Ordine Secolare Servi di Maria
Padre Carlo M. Apolloni – Confessore
Padre Roseto M. Saccà – Confessore
Padre Giuseppe Tanferna – Confessore

Cenni storici:

L’Ordine dei Servi di Maria nasce a Firenze per opera di un gruppo di sette laici, animati da un grande amore per la Vergine Maria. Sono uniti tra loro da uno stesso ideale di vita evangelica, di comunione fraterna e di servizio, tra cui il volontariato in un ospedale. Verso il 1233 decidono di intraprendere una vita evangelica di fraternità. Per questo lasciano le loro famiglie e le loro attività di mercanti e si riuniscono in una piccola casa alle porte di Firenze. L’Ordine non nasce come raggruppamento di discepoli intorno al maestro, ma è piuttosto l’incontro di un gruppo di amici. È un caso tutto speciale nel panorama della vita religiosa. All’origine vi è la fraternità. È per questo che, nel 1888, i sette Santi Fondatori sono canonizzati. La Chiesa li ha riconosciuto santi, perché sono stati un gruppo evangelico, una fraternità al seguito di Gesù, ispirata a Maria. La loro prima residenza nel pesarese risale al 1458 in una struttura lasciata loro dalla Compagnia della Misericordia sita nella zona di Monte Granaro. Nel 1480 decidono di aprire un nuovo convento in Pesaro vicino alla Porta Fano e l’anno seguente iniziano la costruzione della chiesa, consacrata nel 1496 con il titolo di S. Maria delle Grazie. La chiesa, con annesso convento, accoglie nel 1501 l’immagine della Madonna delle Grazie che, attribuita ad Antoniazzo Romano e molto venerata dai fedeli pesaresi, era nella vicina chiesa di S. Marco fatta demolire da Valentino Borgia per dare spazio a Rocca Costanza. La venerata immagine della Madonna, benché custodita con zelo e attenzione dai Servi di Maria, subisce purtroppo un incendio il 1° gennaio 1545, ma la Comunità religiosa provvede subito a farne dipingere da Pompeo Morganti di Fano una somigliantissima che il 26 gennaio dello stesso anno viene accolta con entusiasmo dalla comunità dei fedeli. Durante i secoli, la cara Immagine è centro di devozione dell’intera città per gli interventi prodigiosi compiuti dalla Vergine in occasione di terremoti, carestie, pestilenze, piogge insistenti o troppa siccità. Il 19 ottobre 1687, per iniziativa del priore del convento P. Giulio Rossi, ha luogo la solenne incoronazione con due corone d’oro che nel 1796 i Cisalpini asportano. Solo il 25 novembre 1894 la pietà del popolo volle ridonare alla Madonna e al Bambino due nuove corone d’oro che vengono poste sulla sacra Icona dal vescovo Mons. Clemente Fares. Ma già fin dal 30 agosto 1855 l’intera popolazione, implorato e ottenuto scampo dal colera, aveva fatto voto alla Vergine Maria di onorarLa ogni anno con una solenne processione in Suo onore nella terza domenica di ottobre. Nel 1922, in seguito ad uno scambievole patto tra il Vescovo Bonaventura Porta e l’Amministrazione Municipale, i Servi di Maria si trasferiscono nella chiesa monumentale di S. Francesco, già dei Frati Minori Conventuali, portando con sé la Sacra Immagine della Madonna delle Grazie, dove viene innalzato dietro l’altar maggiore un elegante tempietto in Suo onore. Durante la seconda guerra mondiale, il 2 agosto 1944, la Sacra Immagine viene trasferita per sicurezza nella chiesa di Trebbiantico e, passato il pericolo, è riportata in città nella chiesa di S. Rocco in attesa che la chiesa di S. Francesco venisse restaurata dopo le distruzioni subite dal bombardamento. Solo il 6 giugno 1946, dopo una processione per le vie della città, rientra nella sua sede. Nel 1952 si decidono nuovi lavori di ristrutturazione in preparazione alle feste del primo centenario del Voto. Viene dato un nuovo assetto a tutto il presbiterio, e il tempietto della Madonna viene rinnovato con la costruzione di una scala che permette ai fedeli di salire fino davanti alla sacra Immagine. Il Santuario è un centro importante di pietà mariana e nell’Anno Santo della Misericordia (2015/2016) è dichiarato dall’Arcivescovo “chiesa giubilare- penitenziale” per l’acquisto dell’indulgenza plenaria.