Santuario Madonna delle Grazie – Pesaro

Santuario Madonna delle Grazie
officiato dai Servi di Maria
Via S. Francesco – 61121 Pesaro
Telefono: 072131129 fax: 072134926
e-mail: madonnadellegraziepesaro@gmail.com

Componenti la Comunità

P. Roseto M. Saccà – Priore
P. Luciano M. Panicali – Confessore

La prima Patrona della città e Diocesi è certamente la Vergine Maria che i pesaresi venerano in maniera particolare nel Santuario della Madonna delle Grazie in Pesaro. La storia di questa devozione è molto lunga, perché è nata da tempo immemorabile, o per lo meno da prima del 1200, cioè da quando i pesaresi iniziarono a venerare l’immagine di Maria sotto il titolo di Madonna delle Grazie custodita nell’antica chiesa dedicata all’evangelista San Marco che si trovava dirimpetto al mare, fra la porta Salara e la porta Fanestra. Ridotta questa chiesa in condizioni fatiscenti, nel 1444 ne venne costruita una nuova sempre al di fuori della cinta muraria e più vicino alla porta Fanestra, dedicata anch’essa a S. Marco, nella quale venne trasferita l’immagine della Madonna, per cui il sacro edi cio assunse il titolo di Santa Maria di San Marco.

La devozione dei Pesaresi alla Madonna delle Grazie

La storia del santuario di S. Maria delle Grazie di Pesaro iniziò durante il dominio di Alessandro Sforza. Di fronte al mare, fra la Porta del Sale e la Porta Fanestra, nelle vicinanze della Rocca, c’era un’antica chiesa dedicata a S. Marco evangelista. In questa chiesa, già prima del 1478, era venerata un’immagine della Madonna dipinta su tavola, la “beata Vergine Maria delle Grazie di Pesaro”. Questa immagine, dono che Alessandro Sforza aveva fatto alla città di Pesaro, era una copia eseguita da Antoniazzo Romano, della Madonna venerata a S. Maria Maggiore in Roma Il duca Cesare Borgia impadronitosi di Pesaro il 27 ottobre del 1500, progettò di potenziare militarmente Rocca Costanza e decise di abbattere tutte le costruzioni adiacenti la Rocca, non attinenti alla difesa militare. Anche la Chiesa di S. Marco dovette essere demolita. Fra Ambrogio da Fiorenzuola, priore del convento dei Servi di Maria che avevano la chiesa non molto lontano da quella di S. Marco, ottenne dal Consiglio di Credenza della città che l’immagine della Madonna delle Grazie fosse trasferita, con i dovuti permessi, nella chiesa dei Servi di Maria, chiamata anch’essa S. Maria delle Grazie. La traslazione della sacra immagine alla Chiesa dei Servi avvenne il 21 dicembre. Fra Ambrogio ne tramanda così la memoria: “ a dì 21 de dicembre io frate Ambrogio feci portare sancta Maria de sancto Marco in gexia nostra, cioè sancta Maria delle gratie, cum tutte le pertinentie e con grande honore”. Assieme all’icona della Madonna furono consegnati ai Servi di Maria anche vari voti offerti a S. Maria delle Grazie. I Servi di Maria nel 1481 costruirono un convento e una Chiesa dentro le mura di Pesaro, favoriti da Costanzo Sforza che donò il terreno vicino a Porta Fanestra. La costruzione intitolata a Santa Maria delle Grazie iniziò il 17 maggio 1481 e la consacrazione avvenne il 24 maggio 1496. Nel 1506 iniziarono i lavori di ampliamento della chiesa, e nel 1513 fu terminato l’impegnativo lavoro dell’altare maggiore. Il primo gennaio 1545 alle ore 19, l’icona lignea della Madonna delle Grazie venne distrutta dal fuoco. Al pittore fanese Pompeo Morganti si diede incarico di rifare il quadro dell’immagine di S. Maria delle Grazie che venne dipinto a olio su tre assi di noce massiccio. Questo nuovo quadro è quello che ancora oggi si venera in santuario. Nei vari anni molti Papi concessero indulgenze e particolari privilegi alla sacra immagine e alla Chiesa dei Servi. Nel 1793 il Padre Pellegrino M. Ghirlanda promosse l’elezione della Madonna delle Grazie a Patrona di Pesaro assieme a S. Terenzio. Nel 1801 il Papa Pio VII concesse la festa e l’Ufficio proprio della Beata Vergine delle Grazie a tutto il clero diocesano, assegnando in perpetuo come giorno festivo la terza domenica di giugno. L’8 aprile 1855 si verificò un caso di colera nella zona del porto e successivamente dilagò l’epidemia. Di fronte all’impotenza di contenerla con mezzi umani, il Magistrato cittadino fece ricorso, come sempre nelle gravi contingenze, alla Beata Vergine delle Grazie, ordinando che l’Immagine fosse portata il 21 giugno nella chiesa di S. Francesco, dove vennero celebrate solenni funzioni. Luigi Bertuccioli testimone degli avvenimenti, annota: “Tosto il flagello cominciò di mano in mano a farsi minore. Ogni dì scemava……ed oggi 4 luglio 1855 niun altro caso di colera è apparito”. Il 21 ottobre 1855 con tutte le modalità stabilite dal Consiglio Comunale venne celebrata la prima Festa del Voto e fu definita come data di celebrazione la terza domenica di Ottobre. Da allora i pesaresi sono sempre stati fedeli alla promessa, e hanno celebrato la “Festa del Voto” con maggiore o minore solennità a seconda dei tempi. Conclusa la Grande Guerra, anche Pesaro fu pervasa da fervore di rinnovamento edilizio. La Chiesa dei Servi venne compresa dal piano regolatore tra gli edifici da abbattere. Nel 1922 la Curia Vescovile cedette la chiesa di S. Francesco ai Servi di Maria con l’obbligo di collocarvi l’immagine della Madonna delle Grazie. Dopo 421 anni, la sacra immagine venne trasportata l’11 giugno a S. Francesco con solenne processione per le vie della città. Nell’ottobre 1925 l’icona venne collocata nel tempietto marmoreo costruito dal pesarese Alberto Montanari. Nel 1932 il prof. Arturo Pietra curò il restauro del quadro della Madonna e tolse gli ornati e i gioielli appesi al quadro dalla secolare devozione. La domenica delle Palme, 18 aprile 1943, venne fatta una solenne processione di penitenza e di propiziazione per la pace. Il 31 luglio 1944 i tedeschi ordinanarono al clero di lasciare la città, e i Servi di Maria trasferirono la Sacra Immagine a Trebbiantico con un carro funebre, unico mezzo a disposizione. La notte del 27 agosto il santuario venne distrutto dal bombardamento. Dopo quasi due anni, il 9 giugno 1946, dopo aver percorso le principali vie della città, la Madonna delle Grazie rientrò nel suo santuario. Terminati i grandi restauri del dopo guerra, nel 1952 iniziarono molti lavori per rendere più bello il santuario, in vista del primo centenario del Voto. Le celebrazioni conclusive del primo centenario del Voto cominciarono il 1° ottobre 1955. Domenica 16 ottobre, festa del Voto alle ore 16 la grandiosa processione percorse le principali vie della città, tra una eccezionale presenza di fedeli. Alle ore 21 in Piazza del Popolo concerto in onore della Madonna. Negli anni successivi sono continuati senza sosta interventi di restauro e realizzazioni d’arte per onorare la Madonna delle Grazie. Basti ricordare il nuovo organo, il restauro del quadro della Madonna, il rinnovamento del presbiterio, il restauro degli affreschi dei quadri e del mobilio e la costruzione della nuova cappella dedicata al S. Cuore.

Foto di diversi autori reperite su Google Maps a cui va il merito e il nostro riconoscimento