Il 29 novembre scorso la Chiesa pesarese ha accolto, con un solenne rito presieduto da padre Marzio Calletti nella Chiesa dei Cappuccini, un nuovo fratello nella fede: Alessandro Sereni, di 30 anni.
Alessandro ha liberamente scelto di ricevere in età adulta i tre sacramenti della Iniziazione cristiana – Battesimo, Confermazione ed Eucaristia – dopo un cammino di preparazione più lungo del solito a causa della emergenza pandemica in corso.
Insolito è stato anche il rito, quest’anno non incorporato nella Veglia pasquale, che ha comunque mantenuto intatta la sua forte valenza simbolica.
Il giovane catecumeno si è presentato davanti al Parroco, su autorizzazione dell’Arcivescovo Mons. Piero Coccia, accompagnato dai padrini e dai catechisti, attorniato da familiari e amici, anche se in numero ridotto.
Una piccola comunità, all’interno della più grande comunità diocesana, nella quale si è realizzato quel circuito fruttuoso che la rende possibile: la fede trasmessa da testimoni credibili suscita il desiderio di re-impostare la propria vita sui valori del messaggio evangelico.
«Cos’è in definitiva la fede? E’ una storia che si racconta all’interno di una comunità. Noi crediamo perché abbiamo fiducia nelle persone che l’hanno raccontata, perché abbiamo trovato persone che ci hanno dimostrato di essere felici di credere in Gesù Cristo e abbiamo detto: anche io voglio fare questa esperienza, perché voglio trovare nella vita, per quanto è possibile, quella felicità e quella serenità che desidero. Tocca a noi adesso, come battezzati, trasmettere quello che abbiamo ricevuto ed essere, con la nostra testimonianza, motivo della fede delle persone che ci ascoltano».
Per Alessandro Sereni, è giunto poi il momento di salire sull’altare per presentarsi davanti al sacerdote e manifestare chiaramente il proprio desiderio di ricevere i sacramenti. La benedizione dell’acqua ha dato inizio al rito del battesimo, nei suoi vari passaggi liturgici, con l’unzione con l’olio dei catecumeni, la prima professione di fede, il battesimo con l’acqua, la consegna della veste bianca e infine del cero acceso dai padrini, simbolo della luce. A questo punto, il Parroco, alla presenza anche del diacono Pino Mazzone, direttore dell’Ufficio per il Catecumenato e delle catechiste Rita e Rosanna che hanno seguito il cammino del giovane, ha invocato lo Spirito Santo prima di ungerlo con l’olio del crisma nel sacramento della confermazione. L’ultima tappa, la prima eucaristia, ha suggellato l’iniziazione cristiana e chiuso la celebrazione.
Padre Marzio lo ha congedato così: «Adesso vieni immesso nella società. Devi essere forte, coraggioso, e fiero di essere cristiano!».