INCONTRO DELL’ARCIVESCOVO SANDRO CON I DIRIGENTI SCOLASTICI – Villa Borromeo – Martedì 6 dicembre 2022

INCONTRO DELL’ARCIVESCOVO SANDRO CON I DIRIGENTI SCOLASTICI

L’invito a cena, rivolto dall’Arcivescovo Sandro – attraverso il Direttore dell’Ufficio Scuola diocesano prof. Franco Marini – ai Dirigenti Scolastici di Pesaro, non aveva altra finalità che iniziare o rafforzare un percorso di conoscenza e di amicizia fraterna non tanto tra “istituzioni” quanto tra “persone” che hanno a cuore l’educazione dei giovani e sono impegnati nel compito enorme di condividerne speranze, preoccupazioni e angosce.

E così, martedì 6 dicembre, i Dirigenti si sono ritrovati quasi al completo a Villa Borromeo. Erano presenti Roberto Lisotti (Mamiani), Luca Testa (Marconi), M. Cecilia Careri (Classico Storoni, Scientifico Piccinini), Serena Perugini (Mengaroni), Riccardo Rossini (Cecchi), Maria Rita Ortolani (Santa Marta), Angela De Marchi (Gaudiano), Valeria Leonessa (Leopardi), Lucia Bumma (Pirandello), Alessandra Zacco (Alighieri), Nadia Turriani (Campanini), Suor Alessandra e suor Letizia (Missionarie della Fanciullezza).

E’ stata l’occasione di uno scambio vicendevole di vedute, senza una problematica particolare da affrontare né – tantomeno – da risolvere. Dall’esperienza di tutti è emerso il quadro di una generazione di giovani fragili, ansiosi di fronte alle difficoltà, facili ad abbattersi e a cedere a fenomeni di autolesionismo tali da richiedere spesso il ricorso a psicologi e psichiatri. Tra gli adulti è diffuso un senso di sgomento e di impotenza di fronte allo strapotere dei condizionamenti socio-culturali attuali, con genitori che, come degli “spazzaneve”, cercano di eliminare qualunque ostacolo si frapponga sulla strada dei figli e con docenti che si ritrovano a fungere da valvola di sfogo o di recriminazioni da parte delle famiglie.

Che cosa occorrerebbe è facile intuirlo: persone autorevoli e luoghi aggregativi ed educativi che sostengano il compito della famiglia e della scuola. Più difficile, ma non impossibile, imbattersi in persone e luoghi simili.

La Chiesa vuole esserci – ha detto l’arcivescovo – perché, come è scritto nel Proemio della Gaudium et spes, “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi … sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”. Del resto, tutti i Dirigenti hanno riconosciuto l’importanza dell’insegnante di Religione Cattolica, che si trova in condizioni favorevoli per creare un’empatia con il ragazzo, entrare in relazione con lui e offrire a tutto il Consiglio di Classe una valutazione più profonda sulla sua persona.

La conversazione è proseguita per tutta la serata in un clima sereno e amichevole. Un’esperienza in piena logica di “ascolto sinodale”. Un’esperienza sicuramente da ripetere, come tutti hanno auspicato.

Pesaro 9 dicembre 2022                                                                    Paola Campanini