RITIRO DI AVVENTO DEI SACERDOTI E DEI DIACONI – Giovedì 15 dicembre 2022 – Convento Maestre Pie di Ginestreto

Un bel dono per Natale:

il cantiere sinodale che non ti aspettavi.

Nel 1989 Italo Mancini, teologo e filosofo urbinate, scriveva un saggio dal titolo provocatorio: Tornino i volti. Quasi un’invocazione nel turbinio in cui ciò che contava era produrre. Guardare i volti dei sacerdoti della nostra Arcidiocesi, più di cinquanta insieme ai diaconi al Convento delle Maestre Pie di Ginestreto per il ritiro di Avvento giovedì 15 dicembre, con una mattinata “calda” per il clima di accoglienza e fraternità animata da D Piero Pasquini della Comunità di Caresto con la sua meditazione semplice e diretta a ricordare con il suo volto prima, e poi con le sue parole, che la vita non solo del singolo prete o religioso ma dell’intero presbiterio diocesano con il suo Arcivescovo Sandro è fatta di relazioni sposali con la Chiesa.

E in questa vicenda abbiamo fatto memoria delle famiglie che con la fatica dei giorni, unite nel vincolo nuziale, chiamano preti, religiosi, diaconi e vescovo a stare con loro non per fare qualcosa ma per essere comunione di vita nelle nostre comunità, prendendosi cura gli uni degli altri, con lo sguardo rivolto a Cristo unico sposo della Chiesa.

Quell’anello nuziale di cui è insignita la mano dell’Arcivescovo Sandro e quelli nuziali delle tante coppie di sposi delle nostre parrocchie ci parlano della dedizione comune nelle case, nelle comunità parrocchiali e nei conventi dei religiosi e delle religiose per annunciare la presenza che porta letizia e stupore nella storia quotidiana del nostro tempo. Dedizione che chiede tutto: affetti, beni, tempi, sogni ed energie.

Il riverbero delle parole di don Piero si vedeva sui volti dei sacerdoti, sempre timidi a parlare di sé, delle proprie paure, del tanto lavoro e, spesso, delle poche forze. Mi sembra che lo Spirito abbia proprio voluto abbracciare tanta umanità sacerdotale per confortarla e aprirla nuovamente e con speranza alle relazioni con il prossimo che sono poi la sorpresa e il dono di ogni giorno. Il pranzare insieme ha testimoniato questa ripresa convinta e genuina di affetto con lo Sposo per stare con Lui al servizio della Chiesa, come fratelli. Le Maestre Pie e le volontarie che hanno predisposto la mensa e l’accoglienza sono state una testimonianza evidente dell’affetto del popolo di Dio per tutti noi.

Buon Natale presbiterio di Pesaro.

Don Mario Florio